La merenda

Non è l’ora della colazione, nemmeno del pranzo, menchè meno della cena. Ma lo stomaco brontola, le energie cominciano a mancare, i profumi dei cibi che senti diventano un tormento, oppure semplicemtne si ha voglia di qualcosa di buono. Ebbene quale che sia il motivo forse è giunto il momento di fermrsi e prendersi una pausa.
Un momento per staccare da tutto, un momento di piacere, un momento per mangiucchiare qualcosa senza cucinare, ma senza esagerare.
La merenda, questo fantastico momento di intermezzo tra i pasti principali, magari distanti parecchie ore tra loro. Ma è un momento in cui ci si rigenera, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
Oggi c’è un’infinita varietà di proposte nei supermercati. Forse troppe, forse troppe proposte grasse, zuccherate, eccessivamente lavorate. Patatine, merendine, bevande zuccherate, prodotti dolci e salati, energetici. Nulla in contrario, sono il primo che si concede questo sfizio di tanto in tanto. Il problema è che piccoli quantitativi di questi prodotti sono molto calorici. Piccoli quantitativi.
E sono sufficienti per dare quel senso di sazietà oltre al piacere? Onestamente no. Se apro un pacco di patatine difficilmente ne mangio una manciata, il piacere che dà è notevole, forse addirittura crea una sorta di dipendenza. Dolce e salato esaltano due sensazioni molto forti. Ma abbiamo necessità di così tanti zuccheri e sale? Personalmente no. L’eccesso copre il gusto dei cibi, ne distrugge la varietà di sensazioni, di emozioni. Ci siamo ridotti a due gusti: dolce o salato.
Una marmellata con il 50/60% di zucchero aggiunto, un succo di frutta eccessivamente zuccherato. Sono solo due esempi di prodotti che alla fine sanno di… zucchero. Non è forse meglio che una marmellata di fichi sappia di fichi e una di pesche sappia di pesche?
O la frutta secca che viene salata. L’unico ricordo che rimane è il gusto di sale.Ma una mandorla ha un gusto e un piare diverso da una noce, o da un anacardo.


Ecco che la pausa della merenda si trasforma da un momento di piacere in un incubo per l’organismo. Un buon frutto, un buon succo di frutta e perchè no, dato che siamo su questo sito un buon panino. Il pane con la sua abbondante mollica, con il suo grande quantitativo di acqua contiene si calorie, ma in rapporto ai prodotti citati prima in misura molto ridotta. Sazia facilmente e da un senso di pienezza con lo stesso quantitativo dei cracker, ad esempio.
Se poi ci aggiungiamo insalata e minimo di formaggio o affettato (magari sostituito da un petto di pollo fatto a straccetti o una fettina avanzata dal giorno prima) rendono il panino un alimento quasi completo con la sua dose di carboidrati, fibre e proteine.
Oppure una bella fetta di pane tostata, oppure no, con una leggera spalmata di marmellata, e perchè no cioccolata.
La merenda è un momento prezioso per ridare un po’ di energia al corpo in pausa dai pasti principali. L’importante è non esagerare e non dare al nostro corpo alimenti spazzatura. Riabituiamoci a sentire il gusto dei cibi cominciando dalla merenda. Il fisico ringrazierà e soprattuto il palato scoprendo mille mila di milioni di sfumature che i cibi genuini sanno darci.

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